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La storia di Uno Sguardo nel Buio

La storia di Uno Sguardo nel Buio

Breve storia della versione italiana di “Das Schwarze Auge”.

L’originale tedesco

Nella seconda metà degli anni ’70, il mercato tedesco assisteva all’introduzione dei primi prodotti ispirati a “Dungeons & Dragons”, il popolare gioco di ruolo pubblicato nel 1973 negli Stati Uniti, inizialmente come trasposizione dei più comuni giochi table top.

Il primo gioco tedesco realizzato su questa scia di entusiasmo fu “Midgard”: un clone poco fortunato di D&D, destinato a non riuscire a stare alla pari del già colosso statunitense.

Tuttavia, visto il progressivo aumento del generale interesse per i giochi di ruolo in quel periodo, anche Schmidt Spiele, una delle maggiori case editrici di giochi in Germania, tentò di acquisire i diritti di “Dungeons & Dragons” da TSR. Tentativo che rimase senza successo.

Ci accorgemmo abbastanza presto che TSR poneva delle condizioni sfacciate per la licenza del gioco, che Schmidt Spiele non era assolutamente disposta ad accettare.

Werner Fuchs in un’intervista al Kaiser Raul Konvent 2017.

Box originale “Abenteuer Basis-Spiel”, primo regolamento di “Das Schwarze Auge”.
Box originale “Abenteuer Basis-Spiel”, primo regolamento di “Das Schwarze Auge”.

A partire dal 1983, Schmidt Spiele affidò la creazione di un gioco originale ad un gruppo di accaniti del fantastico ed esperti di giochi di ruolo, già fondatori del “Fantastic Shop” (primo negozio specialistico per GdR e fantasy in Germania), tra cui Ulrich Kiesow e Werner Fuchs.

Da lì a poco vede la luce “Das Schwarze Auge” (letteralmente: l’occhio nero, da cui il simbolo che caratterizza il gioco): regolamento originale basato su meccaniche immediate e ambientato nel continente fantastico di Aventurien. L’ambientazione è ispirata in parte da elementi del fantasy più classico ed in parte dal folclore fiabesco germanico, arrichito da materiale distillato dalle più varie tradizioni europee (e non solo). Si tratta di un mondo appena delinato nei suoi contorni, ma che da subito si distingue nettamente per il suo particolare tono e la sua moltitudine di sfaccettature.

Approdo in Italia

Negli anni successivi “Das Schwarze Auge” ottiene notevole successo in Germania, superando addirittura D&D in quanto a vendite. Da lì a poco viene tradotto in francese ed in olandese. Grazie ad Edizioni EL, nel 1986 viene tradotto anche in italiano e viene pubblicato sotto il nome “Uno Sguardo nel Buio” all’interno della popolare collana dei LibroGame.

Alcune delle avventure tradotte e pubblicate in Italia. “La Locanda al Cinghiale” e “La Foresta senza Ritorno” di Werner Fuchs, “La Figlia del Califfo” e “Nella Fredda Luce del Nord” di Ulrich Kiesow.
Alcune delle avventure tradotte e pubblicate in Italia. “La Locanda al Cinghiale” e “La Foresta senza Ritorno” di Werner Fuchs, “La Figlia del Califfo” e “Nella Fredda Luce del Nord” di Ulrich Kiesow.

Al regolamento base, “un libro che ti porta immediatamente nel vivo dell’azione”, fanno presto seguito 6 libri di avventure, tra cui alcuni classici come “La Locanda ‘Al Cinghiale’” e “La Figlia del Califfo”.

Questi scenari, editi nel classico formato LibroGame, integrano l’abbozzo ancora crudo del fantastico mondo di Aventuria (o Atlantide, come viene tradotto il nome del continente), andando pian piano a delineare quello che diventerà uno dei mondi di gioco fantasy più interessanti e più popolari, che oggigiorno può vantare oltre trenta anni di storia e di evoluzione.

Un’ambientazione, quella di Aventuria, che nasce certamente con eroi nerboruti di nome Alrik con buffi elmi alati, ma attinge poi a piene mani dal folclore mitteleuropeo e declina il fantasy classico in modo molto personale, per ottenere quello che viene chiamato “realismo fantastico”: un mondo verosimile dove gli eroi hanno il loro giusto spazio a misura d’uomo per essere protagonisti di trame romanzesche, storie in stile cappa e spada ed tante altre avventure tra il fiabesco ed il realistico.

Nuove edizioni

Negli anni successivi, si susseguono varie versioni del sistema di “Das Schwarze Auge”. La 3a edizione diventa una delle edizioni più longeve e popolari (dal 1992), che espande notevolmente sia il regolamento (introduce ad esempio la meccanica delle prove d’abilità a base di 3D20) che l’ambientazione (con una sequenza di box dedicati e libri regionali).

1984

La prima versione del gioco, suddiviso in regolamento base e avanzato, rispettivamente noti come “Introduzione all’Avventura Fantastica” e “Perfezionamento dell’Avventura Fantastica” in Italia.

1992

La terza e più longeva edizione, caratterizzata visualmente dalle illustrazioni di Uğurcan Yüce ed i suoi elmetti alati, introduce molte delle meccaniche fondamentali mantenute nelle edizioni successive.

2001

La quarta versione introduce diverse novità fondamentali, come la generazione degli eroi basata sui punti ed altre meccaniche derivate da un approccio più simulazionistico.

2015

Quinta, e attuale, edizione: è preceduta da una lunga fase di raccolta di suggerimenti e proposte dalla community ed il rilascio di regolamenti in versione beta. La semplificazione dei meccanismi di creazione degli eroi e di gioco lo rendono un sistema molto più compatto ed elegante dei precedenti.

Il Presente

Gli sviluppi del gioco in Germania non vengono purtroppo seguiti dalla versione italiana, che dopo la prima edizione di “Uno Sguardo nel Buio” non vede ulteriori pubblicazioni. Questo fino all’annuncio dato a Lucca Comics & Games 2019, con cui abbiamo presentato il ritorno di Uno Sguardo nel Buio in Italia!

Dopo un attento lavoro di localizzazione, che tenesse conto della prima edizione e della ricchezza del mondo di Aventuria (che nel frattempo può vantare ben 35 anni di storia), nel maggio del 2020 vedono la luce le prime pubblicazioni della 5a edizione italiana del gioco, tra cui il manuale del Regolamento e due avventure.

Il gioco è ora disponibile per l’acquisto direttamente sul nostro shop online oppure tramite Raven Distribution.