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Storia di Das Schwarze Auge

Si torna ad Havena per salvare Silvana

Alrik torna a camminare per le pericolose strade di Havena. Con la nuova edizione di La Liberazione di Silvana pubblichiamo un’avventura dal sapore più che classico, con uno spunto per l’avventura ed uno scantinato pieno di mostri tratto direttamente dall’edizione del 1984. Alrik si precipita giù per le scale, vuole informare le due donne del suo successo. Ma appena mette piede nella stanza, una scena sconvolgente si presenta ai suoi occhi: la vecchia è sul pavimento.

Dietro alla Maschera del Narratore, Ep2 e 3

Prosegue la serie documentario curata da Orkenspalter TV sulla storia di “Das Schwarze Auge” con altri due episodi. Dopo il primo episodio, che trattava i primi anni di iniziale sviluppo del gioco ed il suo lancio sul mercato tedesco, si passa dalla fine degli anni ‘80 agli inizi degli anni ‘90. Il trio iniziale di autori si è allargato, così come è cresciuta la comunità attorno al gioco di ruolo: “Das Schwarze Auge” gode di un successo ed una fama inaspettata, per cui c’è sempre più richiesta di materiale, che viene garantito da una serie di autori e redattori, spesso provenienti dalla comunità stessa.

Dietro alla Maschera del Narratore, Ep1

Il canale Orkenspalter TV, in collaborazione con Ulisses Spiele, presenta un documentario sulla storia “Das Schwarze Auge”, realizzato e pubblicato in occasione del 35° anniversario dello storico gioco di ruolo tedesco. Il documentario, che sarà suddiviso in 7 episodi totali, verrà rilasciato progressivamente durante le prossime settimane. Abbiamo il piacere di presentarvi il primo episodio, originariamente pubblicato il 27 dicembre, ora sottotitolato anche in italiano per essere apprezzato dai fan de Uno Sguardo nel Buio.

Di Narratori e Eroi

Quando nel 1983 il trio di autori di quello che diventerà “Das Schwarze Auge” ottiene l’incarico di realizzare un nuovo originale gioco di ruolo, Dungeons & Dragons è già piuttosto diffuso in Germania (seppure in lingua inglese) ed il mondo del fantasy sta cominciando a prendere piede. Una delle direttive fondamentali che gli autori si assegnano è quella di creare un’alternativa che—seppure fortemente ispirata al progenitore D&D—mostri dei tratti distintivi che rendano i due giochi di ruolo chiaramente diversi.

La storia di Uno Sguardo nel Buio

Storia breve di “Das Schwarze Auge”, lo storico gioco di ruolo nato in Germania 35 anni fa e approdato in Italia sotto il titolo “Uno Sguardo nel Buio”. Dalla sua iniziale concezione, come alternativa per Dungeons & Dragons ideata dal trio di autori Werner Fuchs, Ulrich Kiesow e Hans-Joachim Alpers, alle edizioni successive che ne hanno continuato il successo e la tradizione.

Il Castello del Terrore

Correva l’anno 1989, il fantasy imperversava da anni in tutti i campi dell’intrattenimento per ragazzi: dal rischio delle derive sataniste di Tom Hanks grazie a Dungeons & Dragons, ai film di “Conan il Barbaro” passando per He-Man, anche nel mondo dei giocattoli molti dei temi caldi ruotavano attorno a rudi pseudo-vichinghi muniti di spadoni, nani, elfi e magia oscura. Proprio in quell’anno viene pubblicato quello che sarà un’assoluta pietra miliare del gioco da tavolo.

Realismo Fantastico

Dalla sua nascita, il mondo di Aventuria—e per estensione il gioco “Das Schwarze Auge”—si basa su un fondamentale principio di realismo fantastico (o Phantastischer Realismus). Questo termine, usato liberamente dagli svariati autori di DSA con varie accezioni, non è però universalmente condiviso. I forum online sono infatti pieni di intensi dibattiti condotti per delineare meglio il significato ed i limiti di questo approccio realistico. In questo breve articolo ve ne presentiamo la nostra (personale) interpretazione.