Dal 1985 “Der Aventurische Bote” racconta gli avvenimenti del mondo di Das Schwarze Auge ed è il canale principale di sviluppo della cosiddetta Storia Viva del continente di Aventuria.
Già dagli inizi di Das Schwarze Auge alla fine degli anni ‘80, il giornale “Der Aventurische Bote” è stata una parte fondamentale dello sviluppo del gioco e della sua ambientazione. Attraverso i suoi 3 decenni di storia (ed i 4 decenni di storia aventuriana) il giornale è cambiato e si è evoluto, rimanendo però sempre il punto di contatto diretto tra giocatori ed il mondo in cui si svolgono le avventure dei loro eroi.
Il primo numero mai pubblicato vide la luce nel 1985 e venne realizzato da quella che sarebbe diventata la redazione del giornale, alla quale partecipava anche Ulrich Kiesow (autore del regolamento e di alcune delle storiche avventure tradotte anche nella prima edizione italiana). In quegli anni il giornale veniva utilizzato prevalentemente come strumento di comunicazione con i vari gruppi di giocatori distribuiti sul territorio tedesco e censiti dall’editore (i cosiddetti “DSA Club”). Sebbene venisse pubblicato dall’editore del gioco, i contenuti venivano prevalentemente realizzati “dai fan e per i fan” e quindi—almeno inizialmente—non facevano parte del canone ufficiale.
Solo successivamente, con i numeri pubblicati a partire dal 1987, la pubblicazione diventa più strutturata, la redazione guidata da Kiesow cresce ed i fatti raccontati dal giornale diventano parte delle cronache ufficiali di Aventuria. Lo sviluppo della ‘Storia Viva’ ha inizio nell’anno 1001 dopo la caduta di Bosparan circa.
Col passare degli anni il Messaggero è cambiato più volte: i primi numeri erano composti da semplici fogli stampati in bianco e nero, senza particolari accorgimenti grafici. I numeri successivi avrebbero poi assunto gradualmente l’aspetto di un giornale vero e proprio, con la suddivisione degli articoli e dei singoli contributi. Edizioni del Messaggero incentrati su momenti particolarmente importanti della Storia Viva sono stati stampati con l’indicazione di “edizione speciale” oppure con una grafica del tutto diversa. Ad esempio il numero 37 che si incentra sul conflitto tra Answin di Corvimundo e l’Imperatore Hal, che ricorda le prime pagine di un tabloid.
Col passaggio a Ulisses Spiele come editore, il Messaggero fa un salto di qualità notevole e diventa una vera e propria rivista, a partire dal numero 135. Ora si tratta di una pubblicazione stampata interamente a colori e composta (in media) da decina di pagine, tra supplementi per il gioco, informazioni aggiuntive, storie brevi, spunti per avventure e informazioni redazionali.
Con l’arrivo della 5a edizione e con il numero 173 del Messaggero si torna invece alle origini. La pubblicazione recupera il suo aspetto originale da giornale e torna anche a contenere prevalentemente articoli scritti con una visione in-gioco. Questo permette all’editore di concentrare i propri sforzi sul materiale di gioco ufficiale, senza dover produrre materiale suppletivo per il Messaggero, e permette anche di tagliare il prezzo da rivista (poco meno di 4€) per rendere il giornale nuovamente gratuito nella sua forma digitale. Il Messaggero torna inoltre ed essere pienamente integrato nello sviluppo della storia aventuriana, ospitando nelle sue pagine articoli che accompagnano eventi significativi (come, ad esempio, lo speciale del numero 173 che si affianca all’avventura “La rovina di Arivor”).
Redattori e comunità
Mettendo da parte gli importanti contributi che i vari editori di Das Schwarze Auge hanno dato nel corso dei decenni, una parte sostanziosa della storia di Aventuria è stata scritta in realtà dai suoi giocatori e dalla sua comunità. Questo avveniva in forma semi-strutturata già nel 1988, anno in cui sempre su spunto di Ulrich Kiesow vennero attribuiti dei feudi (principalmente nell’Impero di Mezzo, ma successivamente anche al di fuori) a volenterosi giocatori e giocatrici che volessero scriverne la storia. Questa forma di gioco, nota come “gioco per corrispondenza” o “Briefspiel” (letteralmente, gioco per posta), permetteva ai feudatari di contribuire alla storia delle varie regioni aventuriane semplicemente inviandosi delle missive e, occasionalmente, incontrandosi fisicamente a dei raduni speciali, a livello regionale.
Molti dei personaggi sviluppati nei vari feudi, le loro storie, le interazioni con i loro vicini (conflitti, rancori, matrimoni e così via) sono confluiti così nella storia ufficiale, sotto forma di articoli scritti dai giocatori stessi. Questa tradizione continua ancora oggi, sebbene la corrispondenza tra feudatari sia diventata ormai elettronica e la gestione delle regioni avvenga tramite Wiki.
Discrepanze temporali
Nei primi anni di pubblicazione del Messaggero l’idea di un’unica linea temporale aventuriana era ancora un’idea molto astratta. La maggior parte delle avventure della prima edizione non hanno infatti una vera e propria datazione, ma il regolamento avanzato del 1985 (ossia, il Perfezionamento dell’avventura fantastica pubblicato nel 1989 in Italia) aveva nel frattempo introdotto il computo del tempo dell’Antico Impero, basato sulla caduta della gloriosa città di Bosparan.
Sulla base di questo sistema di datazione, la prima edizione del Messaggero si colloca nell’anno 997 dC mentre il numero 7 viene invece pubblicato nel mese di Firun del 1001 dC. Con quest’ultima edizione il giornale acquista la sua periodicità bimestrale e soprattutto viene imbullonato il rigido scorrimento parallelo del tempo, in base al quale a due mesi terrestri corrispondono sempre due mesi su Dere.
Negli anni questo legnoso avanzamento produce però alcune storture, dovute alla velocità di pubblicazione di avventure ed altri materiali ufficiali, che spesso vengono collocati ’nel futuro’ per quanto riguarda il Messaggero. All’alba della 5a edizione il nuovo Almanacco di Aventuria racconta di eventi accaduti nel 1040 dC, mentre l’ultimo numero del giornale è rimasto ancorato al 1038.
Per riparare a questo ritardo, Ulisses Spiele approfitta del cambio di edizione per rivedere questo aspetto e sciogliere il legame del Messaggero dallo scorrere dei mesi aventuriani. Le nuove edizioni del Messaggero raccolgono articoli con date molto diverse tra di loro, motivo per cui il primo numero moderno (n. 173) include novità che fanno riferimento ad un intervallo di date tra il 1033 dC ed il 1039 dC.
L’edizione italiana
Per poter godere al meglio della profondità della storia di Aventuria e per allineare al meglio i numeri del Messaggero con la pubblicazione di avventure e campagne ufficiali, abbiamo scelto di far partire l’edizione italiana del Messaggero di Aventuria proprio dal numero 173.
I numeri successivi vengono pubblicati con la stessa periodicità originale, ossia circa un numero ogni due mesi, tutti disponibili gratuitamente in forma digitale e in formato cartaceo sul nostro negozio.