Una eterogenea raccolta di eroi ed eroine pronti all’uso per le proprie sessioni di Uno Sguardo nel Buio, da scaricare come scheda pronta o come file per Optolith.
I file in formato JSON vanno usati con il Generatore di eroi Optolith, che permette di importare la scheda. Gli eroi in questo formato non hanno concluso la fase di creazione del personaggio, per cui è possibile riadattarli a piacimento prima di esportare il foglio d’identità finale.
Gli eroi ‘iconici’
Il gruppetto di personaggi di riferimento della 5a edizione, che compaiono in tutti i manuali. Adattati sulla base delle schede pronte del Regolamento Breve.
Geron Trincialame
Geron perse la sua intera famiglia quando l’ondata degli orchi invase l’Impero di Mezzo e da quel giorno giurò vendetta alle maledette cotenne nere. Rifugiatosi a Gareth, lavorò brevemente come sarto apprendista per poi unirsi alla compagnia di mercenari noti come i “Trincialame”. Dopo qualche anno però abbandonò anche questa sua nuova famiglia, per darsi alla vita da soldato di ventura errante, offrendo i suoi servigi e la sua spada a coloro che rendono la sua scarsella più pesante.
Layariel Frondargento
Layariel imparò da giovane a trovare la sua via scorazzando per le praterie e le foreste del nord. Nei rari incontri con gli esseri umani, ne rimaneva disgustata e affascinata al tempo stesso per via delle loro strane usanze. Quando circa 10 anni fa sua fratello Edorion sparì, durante una visita a Rivotuono per scambiare pellicce, Layariel decise di abbandonare i territori della sua tribù per andare a cercarlo. Finora la sua ricerca non ha dato frutti, ma Layariel si è spinta fino a Gareth, dove si è unita a un gruppi di mezz’orecchi disposti ad aiutarla in cambio del suo aiuto.
Arbosh figlio di Angrax
Dopo il suo battesimo di fuoco, Arbosh aveva seguito la professione di sua madre, Valoshgra, diventando un abile fabbro nel suo villaggio tra i monti dell’Incudine. Tuttavia non riusciva a trovare soddisfazione nel suo lavoro: sin da piccolo non riusciva a smettere di scoprire racconti e storie sui coraggiosi nani dell’età del ferro. Spinto dal richiamo di eccitanti avventure, decise di darsi all’apprendistato itinerante per affinare la sua arte e per cercare ricchezze, in modo da poter un giorno far ritorno come glorioso eroe e quindi corteggiare una graziosa nana.
Mirhiban al’Orhima
Nessuno avrebbe mai immaginato che la figlia di due coltivatori di riso avrebbe un giorno studiato l’arte della magia nella lussuosa villa di un mago a Fasar. Ma proprio questo fu il destino di Mirhiban, dopo essere stata scoperta dal mago senza gilda Halid abu’l Ketab in visita al suo villaggio. Già da subito si scoprì che la giovane ragazza possedeva una propensione per l’elemento del fuoco, a volte con effetti spiacevoli sulla coda del gatto di casa. Da quando ha concluso gli studi, si aggira per Aventuria alla ricerca di antichi segreti e di leggendari artefatti, di cui ha sentito tanto parlare dai cantastorie nei bazar. Come molti elementalisti del fuoco, Mirhiban è un po’ irascibile e, quando discute, lo fa con ardore.
Carolan Calavanti
Un mezzelfo abbandonato da neonato sui gradini del tempio di Tsa a Vinsalt e poi cresciuto sulle strade della capitale horasiana. Carolan oggi usa un nome diverso in ogni città, anche se il suo preferito resta Calavanti. Quando si trova a Kuslik, dove è ricercato per frode, si fa chiamare Ramirez Zotti. Nella città di Grangor è pubblicamente conosciuto come Lorenzo Dicora e le guardie a Vinsalt cercano in lungo e in largo un ladro mezzelfo chiamato Furio Faruzzi… Il fascino di Carolan attrae uomini e donne allo stesso tempo, un talento che lo aiuta molto quando si tratta di scommettere giocando a Boltan nelle taverne o di mettersi in salvo quando qualche suo piccolo furto non va come dovrebbe. Si trova costantemente immischiato in situazioni pericolose, ma la sua iettatura è bilanciata dai colpi di fortuna che occasionalmente il dio Phex sembra concedergli.
Tjalva Garheltdottir
Già da bambina la sua statura fuori dal comune le valse il soprannome di “orsa”. Tjalva crebbe nella città di Olport e poi si spostò al castello di Prem, dove imparò a maneggiare le armi nella speranza di seguire un giorno le orme di sua madre, che aveva combattutto al servizio di Tronde Torbenson, il noto etmano degli etmani. Molti jarl thorwaliani hanno ambito ai suoi servigi, ma Tjalva ha sempre dovuto rifiutare: dentro di sé percepisce ora la rabbia tipica dei figli di Swafnir, ereditata da suo padre. Dopo essersi allontanata dalla sua famiglia, si è unita ad un gruppo di aventurieri con i quali si sente a suo agio. Evita tuttavia di legarsi troppo ad essi, per paura di quello che potrebbe fare la furia inarrestabile del figlio di Swafnir che è in lei, se mai dovesse venire a galla.
Dalla prima edizione
Personaggi ed eroi tratti dagli scenari della prima edizione di Uno Sguardo nel Buio, ma aggiornati alle regole della quinta.
Alrik, l’avventuriero
L’archetipo più classico dell’eroe aventuriano, impavido e pronto ad affrontare pericoli con il suo fido randello.
Archetipi del Regolamento
La raccolta di personaggi pronti inclusi nel manuale del Regolamento di Uno Sguardo nel Buio.
Allacaya
Allacaya è un’esploraselve e, in quanto tale, si sente a suo agio nei boschi, così come nelle vaste praterie delle sue terre. Trova che i villaggi e le città umane siano degli strani posti, affascinanti ma allo stesso tempo da evitare, a causa della confusione e della disarmonia che vi sembrano regnare.
Korgrimm
Korgrimm, prode guerriero dei nani del ferro, potrebbe dare l’impressione di essere sempre brontolone e di cattivo umore, ma i suoi compagni sanno di poter sempre contare sulla sua fedeltà, una volta guadagnato il suo rispetto. Egli si opporrà sempre al tradimento, alle azioni disonorevoli ed alla codardia, in qualsiasi forma.
Thallian
Fino a poco tempo fa, Thallian era apprendista presso Magister Alrik, che lo ha istruito nelle arti magiche. Ora, superata la sua prova da mago, è alla costante ricerca di conoscenza per migliorare le sue abilità. A differenza degli altri maghi infatti, non vuole passare il resto della sua vita in biblioteche polverose, ma piuttosto intende mettere in pratica la teoria appresa.
Irinja
Come la maggior parte delle streghe, anche questa grazia della notte delle Bornilande non si fida praticamente di nessuno che non veneri Satuaria. Più di una volta, gli iniziati e i villici le hanno reso la vita difficile. Va da sé dunque, come non sia un compito facile guadagnare la sua fiducia ma, quando la si ottiene, si può essere sicuri del suo aiuto.
Belima
La ladra tulamide ha dovuto iniziare a prendersi cura di sé stessa molto presto, rubando cibo e sgraffignando scarselle piene di monete e gemme dalle tasche incustodite di inconsapevoli mercanti. Cerca sempre di evitare lo scontro, ma la vita di strada l’ha costretta ad imparare a difendersi. Quando può, preferisce comunque uscire dalle situazioni scomode a modo suo, strisciando via silenziosamente o sfruttando la sua parlantina.
Orestas
Ex membro della Lega Nera di Kor, una delle più famigerate unità mercenarie di Al’Anfa, Orestas è un personaggio agguerrito, con un carattere cinico difficile da sopportare e che non si lascia facilmente intimidire. Nonostante abbia lasciato la sua unità di mercenari per seguire la propria strada, continua a farsi pagare bene per i suoi servizi.
Elwene
Questa iniziata di Rondra vive secondo gli ideali propri della sua divinità—le sue azioni sono mosse da coraggio, onore e desiderio di aiutare gli indifesi. Combatte la malvagità ovunque vada, che sia sotto forma di orchi, mostri, servitori di demoni o seguaci dell’empio Senza Nome. Il suo obiettivo principale è quello di difendere la sua chiesa ed il culto dei Dodici dèi.
Selim
Selim, iniziato di Peraine, è pieno di energie e fa tutto ciò che è in suo potere per assistere la comunità, che si tratti di aiutare un contadino con l’aratura e la mietitura, di occuparsi di un’artigiana ferita o di fermare un’epidemia con le benedizioni della sua dea. Il seguace di Peraine va sempre dove più c’è bisogno di lui. Evita il combattimento e preferisce prendersi cura delle ferite dei suoi compagni, se ce n’è bisogno.
Nevinia
Nevinia è solita frequentare personaggi pericolosi e si trova a suo agio nei più malfamati vicoli delle città. Si adatta senza problemi a qualsiasi situazione, per cui non sembra mai fuori posto, sia essa seduta alla tavola di un barone o a contrattare con i signori della gilda di ladri locale. Si è creata molte identità ed interpreta ogni ruolo così bene da rendere impossibile indovinare chi sia in realtà.
Wulfgrimm
In quanto marinaio e thorwaliano, Wulfgrimm è molto tollerante verso le altre culture e le differenti visioni del mondo, fintanto che non cerchino di fargli cambiare idea, che non supportino apertamente la schiavitù oppure che non abbiano a che fare con le forze oscure. Come la maggior parte dei marinai, infatti, è molto superstizioso. Non evita mai lo scontro, che si tratti di affrontare gli odiati orchi, qualche uomo lucertola, creature infernali oppure una buona rissa in taverna.
Ylwa
Nonostante sia più grande e più forte della maggior parte degli aventuriani e una temibilissima guerriera (al pari degli altri fjarninghi), Ylwa usa le sue armi solo quando è sicura di vincere lo scontro. Non ha pregiudizi nei confronti delle altre culture, anche se diffida dei thorwaliani e degli altri popoli di mare: i fjarninghi infatti temono il mare più di ogni cosa. Chiunque solchi la sua superficie è più che meritevole di tutta la loro diffidenza.
Gonzalo
Questo iniziato di Boron si batte per mettere al bando gli spiriti maligni ed aiutare le anime bisognose a trovare la loro strada verso le Sale di Boron. Come compagno di viaggio non offre molto materiale di conversazione, ma è sempre pronto a sporcarsi le mani per assistere chi ne ha bisogno e—come ogni altro iniziato—si attiene al codice morale della sua chiesa e ne ricorda le regole ai suoi compagni, quando necessario.
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